Negli ossidatori termici recuperativi, l’aria a concentrazione elevata di COV viene aspirata dalla ventola dell’impianto prima di essere espulsa all’interno dello scambiatore di calore. L’aria verrà dunque preriscaldata mediante il lato tubi dello scambiatore di calore e successivamente trasferita al bruciatore, dove l’aria contaminata verrà portata a temperatura di ossidazione termica.
Quando l’aria ad alta concentrazione di COV raggiunge la temperatura di ossidazione termica per il tempo di permanenza specificato (0,5 – 2,0 secondi), si verifica una reazione termica. I COV presenti nel flusso d’aria vengono convertiti in anidride carbonica e vapore acqueo. L’aria calda e depurata viene dunque trasferita al lato mantello dello scambiatore di calore, in cui l’energia prodotta dalla reazione termica sarà utilizzata per il preriscaldamento dell’aria in entrata.
Lo scambiatore di calore riduce il consumo di carburante del sistema, in quanto quest’ultimo risulta autosufficiente in presenza di livelli di esplosività moderati. Infine, l’aria depurata da agenti contaminanti viene rilasciata nell’atmosfera.