Ventose autobloccanti con sblocco a trazione
Il loro impiego non richiede il collegamento a una fonte di vuoto poiché è l’oggetto stesso che, appoggiato su di esse, fa evacuare l’aria dal loro interno; una valvola di ritegno integrata ne impedisce poi il rientro, mantenendole così in vuoto.
Per sbloccare il pezzo trattenuto è sufficiente sollevarlo di qualche millimetro; si apre così la valvola di ritegno che, immettendo aria nella ventosa, ripristina la pressione atmosferica al suo interno e, quindi, il rilascio del pezzo.
Non potendo recuperare eventuali perdite, se ne consiglia l’uso solamente per trattenere oggetti con superfici lisce e impermeabili come vetri, lamiere lucide, marmi levigati e similari. Sono particolarmente indicate per carrelli porta-vetri, di alimentazione ai sistemi robotizzati.
Sono realizzati in ottone nichelato e con la bussola di guida in acciaio; a richiesta, si possono offrire nella versione antirotativa.