Unità di dosaggio asettica

Il principio di funzionamento del dosatore asettico nella sua fase di produzione consiste nel sottoporre un ingrediente (enzimi, vitamine, ecc.) ad un processo di filtrazione asettica di 0,2 micron. Prima di questo processo, il dosatore deve aver rispettato i processi di pulizia CIP e di sterilizzazione SIP con vapore ad una temperatura minima di 121°C per 30 minuti. L'ingrediente (enzima) viene conservato in un serbatoio dove verrà successivamente miscelato con acqua precedentemente ozonizzata nella bilancia o nel serbatoio di preparazione con una capacità di 50 litri. Questo al fine di effettuare un dosaggio più accurato dell'enzima ed evitare così la massima perdita di questo prodotto. Questa miscela è realizzata con ricette selezionabili dal touch screen, l'ingrediente viene raffreddato da un trasferimento a convezione termica e poi una pompa volumetrica con portata variabile tra 5 l/h e 60 l/h prende l'ingrediente e lo costringe a passare attraverso un filtro da 0,2 micron per effettuare la rimozione di batteri e spore. Infine, l'ingrediente (enzima) viene dosato in condizioni asettiche nella linea di prodotti prima della riempitrice (dopo l'UHT) attraverso una valvola meccanica che contiene un miscelatore statico che viene incorporato con il prodotto finale (latte) che sta per essere lavorato. CARATTERISTICHE DELL'UNITÀ Il dosatore asettico è un dispositivo progettato per sterilizzare gli ingredienti da dosare; che non devono essere sottoposti a temperature elevate come: enzimi, vitamine, aromi, sali, tra gli altri perché indica la perdita delle loro proprietà originali. Grazie a questo sistema di dosaggio, ci permette un risparmio molto importante di ingredienti e di tempo di processo.