OptiMe è una nuova famiglia di sistemi ottici di misura basati su visione stereo e fotogrammetria, costituiti da due telecamere digitali ad alta risoluzione, un illuminatore o proiettore di luce strutturata e un PC con software proprietario per l’acquisizione ed elaborazione dei dati.
A seconda della disposizione delle telecamere e delle lenti usate, il campo di misura può andare da pochi centimetri quadri fino a metri quadri; è anche possibile estenderlo ulteriormente componendo, mediante marker o semplicemente basandosi sulla forma dell’oggetto, diverse acquisizioni parzialmente sovrapposte.
OptiMe ha due modalità di funzionamento:
Modo attivo: una sequenza di pattern di luce strutturata viene proiettata sull’oggetto e letta dalle telecamere. In questo modo OptiMe può acquisire nubi dense, comprendenti milioni di punti, e ottenere una rappresentazione 3D della superficie, anche se questa è liscia e priva di caratteristiche riconoscibili. Le nubi possono venire trasformate in mesh e esportate in diversi formati, compresi STL e PLY. Questa modalità è utile sia per il reverse engineering – ottenere una rappresentazione CAD di un modello fisico – che per il controllo di qualità – ad esempio, verificare che la forma di una carrozzeria corrisponda al modello CAD.
Modo passivo: se occorre misurare non la superficie stessa ma i suoi bordi (fori, tasche, margini), un’illuminazione non strutturata è sufficiente per rendere queste caratteristiche leggibili dalle telecamere.
In ambedue i casi, l’accuratezza di OptiMe va da 0.01 mm o meglio per parti piccole a 0.2 mm per campi larghi.