Il politetrafluoroetilene, più comunemente noto come PTFE o "teflon" (marchio noto al grande pubblico - di DuPont - utilizzato per i rivestimenti delle pentole e per i nastri di tenuta delle tubature) è un fluoropolimero. Questo materiale viene classificato con caratteristiche singolari come fibre minerali (a base di fluoro).
Il suo basso coefficiente di attrito (autolubrificante), l'eccezionale resistenza chimica, l'elevata resistenza termica e le sue proprietà oleofobiche e idrofobiche lo rendono un materiale unico e davvero speciale.
Nelle fibre, permette di realizzare i tessuti più speciali nel settore dei tessili tecnici. Il PTFE è estremamente stabile ai vari prodotti chimici ed è quasi insensibile agli acidi, alle basi, ai solventi e ai gas più comuni, compresi i gas concentrati e caldi. Solo i prodotti ad alta concentrazione di fluoro possono intaccarlo. Oltre a essere chimicamente inerte, è insensibile ai raggi UV e non combustibile (M0).
Dal punto di vista elettrico, le sue elevate costanti dielettriche lo rendono un isolante perfetto per le applicazioni ad alto rischio.
D'altra parte, le fibre di PTFE hanno una resistenza meccanica relativamente bassa. Tuttavia, il PTFE ha la migliore durata e resistenza agli agenti atmosferici.
Il "+": I tessuti a base di PTFE generano un "effetto freddo". In effetti, a contatto con un tessuto di questo tipo, si avverte un forte effetto di raffreddamento.
Dati tecnici del PTFE
temperatura di degradazione: 400°C
temperatura massima di esercizio consigliata: 250°C
densità: 2,15g/cm3
colore: bianco (in determinate condizioni è possibile la tintura in pasta)
LOI : 95
Coefficiente di attrito : 0,05 a 0,2
elevata durabilità
altamente resistente a condizioni chimiche estreme
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