A differenza della saldatura con trasformatori in corrente alternata alimentati in monofase dove la corrente di saldatura viene regolata tramite SCR e parzializzata ottenendo passaggi continui dallo “zero” e pause fredde che rendono il “nocciolo” di saldatura non omogeneo e con parti ossidate, nella saldatura con tecnologia ad inverter, la corrente viene raddrizzata e filtrata da una batteria a condensatori, quindi convertita dagli IGBT in corrente alternata a frequenza più alta rispetto a quella di rete (normalmente a 1000 Hz).
Quest’ultima andrà ad alimentare un trasformatore appositamente realizzato per lavorare ad alte frequenze, sul quale secondario ci sarà un ponte diodi il quale consente l’erogazione di una corrente di saldatura continua.
Il primo vantaggio che si evidenzia è che saldando in corrente continua non si hanno interruzioni “fredde” e passaggi dallo “zero” che rendono il “nocciolo” di saldatura omogeneo e senza parti ossidate, quindi è possibile saldare anche leghe leggere.
L’alta frequenza, inoltre, consente regolazioni e soprattutto, retroazioni veloci e precise (di millisecondo in millisecondo).
La retroazione così veloce permette anche di saldare con pressioni più basse ottenendo, così, deformazioni ridotte del pezzo, durata maggiore della vita degli elettrodi e teste di saldatura più piccole.