Il termine “Hybrid” (ibrido) deriva dal greco e indica qualcosa di raggruppato, incrociato o misto. In ambito tecnico, con tale definizione s’intende un sistema che abbina in maniera ingegnosa due tecnologie diverse, per raggruppare ed ottenere il meglio da entrambe. Ed abbinando i due sottosistemi, possono persino ottenersi caratteristiche utili interamente nuove.
È proprio ciò che accade con la VHybrid 260 di VOLLMER, che assomma i punti di forza di un’innovativa affilatrice con quelli di una potente macchina per elettroerosione – e che consente di commutare fra le due funzioni in tempi brevissimi. Per un’efficienza e un’economicità nettamente superiori nella lavorazione di utensili in metallo duro e in PCD a rotazione simmetrica fino a 150 mm di diametro.
In sintesi: efficienza ed economicità VOLLMER al duecento per cento.
Soprattutto nella lavorazione di utensili, con i suoi complessi compiti di produzione e gli elevati requisiti qualitativi, integrare due diverse tecnologie in una macchina come la VHybrid 260 può essere una soluzione efficiente: lavorazione completa con un solo serraggio, su una minima superficie d’installazione e con la massima flessibilità.
UN NUOVO LIVELLO DI AFFILATURA ED ELETTROEROSIONE
L’innovativa lavorazione multilivello VOLLMER, con due mandrini e sostituzione automatica delle mole di affilatura ed elettroerosione, è la chiave per integrare appieno due importanti processi di lavorazione utensili. Per consentire sempre i risultati migliori, i pacchetti di elettrodi per affilatura ed elettroerosione sono intelligentemente disposti esattamente nel punto di rotazione dell’asse C.