Le interfacce ottiche sacrificali (SI) sono componenti compatti, in linea, maschio-femmina, utilizzati in particolare nelle apparecchiature di test di laboratorio e sul campo per proteggere le facce finali dei connettori del pannello frontale dai danni e dalla contaminazione derivanti da ripetuti accoppiamenti e disaccoppiamenti.
L'uso di interfacce sacrificali evita la costosa ricalibrazione dello strumento, che di solito richiede la restituzione dell'apparecchiatura al produttore o a centri di assistenza specializzati, ed elimina i tempi di fermo dell'apparecchiatura. L'interfaccia sacrificale può essere collegata sulla parte anteriore dello strumento a pannello per facilitare l'accesso all'utente (Fig. 1), oppure all'interno (Fig. 2) per i produttori di strumenti che preferiscono provvedere direttamente all'assistenza e alla manutenzione. Le interfacce sacrificali diamantate sono disponibili per fibre MM e SM, con diverse geometrie delle facce finali: PC/PC, APC/APC, secondo un'ampia gamma di standard internazionali di connettori.
La tecnologia ACA (Active Core Alignment) utilizzata nelle interfacce sacrificali Diamond garantisce una minima perdita di inserzione aggiuntiva e riflessioni posteriori, oltre a un'eccezionale ripetibilità grazie alle interfacce in titanio ad altissima tolleranza.
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