Il pressostato si definisce “differenziale” perché non monitora singoli livelli di pressione, ma la differenza tra due valori di pressione distinti. Quando la differenza tra P2 – P1 supera un certo intervallo prestabilito, il pressostato commuta.
Dove si applica un pressostato differenziale?
I pressostati differenziali (PDE) sono impiegati nel monitoraggio del grado di intasamento di un filtro oleodinamico. Se il filtro non è intasato la pressione a monte e a valle sono quasi identiche, mentre con filtro intasato si avrà un rialzo di pressione a valle, sufficiente ad attivare il pressostato che, grazie ad un indicatore che cambia colore da verde a rosso, segnalerà (visivamente oltre che elettricamente) l’anomalia.
Pressostato differenziale con indicatore di intasamento
Tutti i nostri pressostati differenziali sono dotati di indicatori di intasamento: dispositivi di segnalazione che indicano visivamente la avvenuta commutazione. Oltre alla segnalazione visiva il pressostato da anche un segnale elettrico in questo modo si può intervenire tempestivamente con la manutenzione del filtro.
A cosa serve l’indicatore di intasamento nei pressostati?
È utile per sapere quando sostituire l’elemento filtrante perché si sta intasando. Il dispositivo monitora la pressione del fluido a valle e a monte del filtro e avverte quando le due pressioni iniziano a differire.
VANTAGGI:
Monitoraggio continuo delle condizioni dell’elemento filtrante
Segnalazione precisa dello stato di efficienza del filtro
Ottimizzazione delle sostituzioni di elemento
Prevenzione della potenziale contaminazione del sistema
Riduzione dei tempi di fermo macchina imprevisti