L’introduzione delle nuove normative legate al settore degli Imballaggi vede il cartone ondulato come materiale tra i favoriti rispetto ad altri prodotti da noi trasformati.
A differenza dei materiali espansi o derivati plastici il cartone, oltre che riciclabile, è biodegradabile al 100%: si distrugge in sostanza da solo e non produce fumi nocivi se incenerito.
E’ costituito normalmente da due superfici di carta, dette “copertine”, che racchiudono l’ondulazione cartacea conferendo stabilità e resistenza all’insieme.
I collanti utilizzati sono tutti naturali derivati da amidi di mais o fecola.
Le tipologie sono ormai infinite ma, sommariamente, possiamo distinguere: una sola ondulazione, alta o bassa (cartone semplice), due ondulazioni combinate alte/basse (cartone triplo) e un insieme di tre ondulazioni (cartone tripla onda) per impieghi specifici ad alta resistenza.
Trasformato in imballaggio finito il cartone ondulato (o il teso) diventa un contenitore robusto e versatile, ideale per raggruppare, trasportare e proteggere.