Le SPAZZOLACRUSCA GRSP 500/1000 sono macchine tipicamente usate nelle fasi intermedie e finali dei processi di macinazione. Esse sono impiegate per rimuovere la parte di endosperma dalle parti cruscali della cariosside preservandone il più possibile l’integrità. Il processo avviene per azione meccanica combinata di urto e abrasione.
Nella spazzolacrusca il prodotto viene trascinato dall’ingresso verso l’interno del rotore e distribuito nel mantello: all’interno del rotore il prodotto viene quindi centrifugato e sbattuto intensamente contro il mantello in lamiera forata.
Le parti fini, che si staccano per effetto degli urti e strofinamento, fuoriescono dai forellini calibrati del mantello, mentre le parti più grosse del pericarpio proseguono il percorso di centrifuga fino all’uscita posteriore.
Sopra alla macchina, sono celate da un carter, delle palette registrabili dall’esterno che, a seconda della loro inclinazione, regolano la velocità di avanzamento del prodotto, ottenendo così il rendimento desiderato.
L’esperienza pluridecennale nella progettazione, costruzione e monitoraggio del funzionamento nei molini delle spazzolacrusca, ci ha portato alla realizzazione di un nuovo modello ottimizzato e migliorato. Questo modello riporta caratteristiche che lo rendono più semplice ed efficiente, più igienico e più funzionale nella gestione.
La spazzolacrisca è costituita da:
• il rotore, montato su cuscinetti a doppia fila di rulli a botte, composto da un albero centrale, una serie di supporti a raggiera e dai battitori.