Le pareti aspiranti sono sistemi di filtrazione a secco, spesso montati all'interno di cabine, progettati per la captazione degli inquinanti aeriformi (polveri, esalazioni, fumi o gas), rilasciati da lavorazioni su grosse superfici, che potrebbero essere inalati dagli operatori, provocando disturbi respiratori, ma anche patologie gravi, come manifestazioni tumorali.
Tali dispositivi vengono impiegati, per lo più, per l'aspirazione e la filtrazione del particolato generato dalle lavorazioni di granito, marmo, pietre, resine ed affini. Tuttavia, sono estremamente utili anche per abbattere i composti volatili tossici presenti nella maggior parte delle vernici, delle tinte e dei solventi industriali.
Particolare attenzione deve essere riservata ai SOV ed ai COV, che sono tipi di inquinanti estremamente pericolosi per il benessere fisico dei lavoratori. Anche i banchi aspiranti possono essere dotati di pareti di captazione delle sostanze inquinanti, per aumentare la capacità di cattura del piano e ridurre il rischio di inalazione dei contaminanti da parte del personale impegnato nella lavorazione.
Elementi costitutivi delle pareti aspiranti
Tali sistemi di aspirazione sono composti, generalmente, da:
cabina di contenimento (quasi sempre prevista);
pannelli, che captano gli inquinanti emessi durante i processi di lavorazione, al fine di impedirne la diffusione nell'ambiente circostante;
diversi stadi di filtrazione, ideati a seconda della tipologia del inquinante da intercettare e del tipo di lavoro che deve essere attuato;
ventilatore, dove viene convogliata l'aria depurata, che deve essere espulsa.