Per il caricamento di strutture complesse si consiglia l'impiego di forni lift-top o lift-bottom. In questo modo, anche piccoli componenti possono essere caricati con facilità su diversi livelli. Fino a una temperatura di utilizzo di 1500 °C i forni vengono riscaldati con barre di SiC (modelli HTC). Se la temperatura di sinterizzazione è superiore a 1500 °C, questi forni vengono realizzati con elementi riscaldanti in disiliciuro di molibdeno (modelli HT). Sulla scelta del riscaldamento può incidere anche un'eventuale interazione chimica tra carico e tipo di riscaldamento.
Il forno base dispone di un tavolo. A seconda dei requisiti tecnici, può essere utilizzata la versione lift-top oppure quella lift-bottom. Il sistema può essere ampliato con uno o più tavoli intercambiabili azionati manualmente o a motore. Il forno può essere adattato individualmente alle esigenze del processo mediante altre dotazioni aggiuntive, come ad esempio sistemi di raffreddamento regolati per l‘abbreviazione dei tempi di processo.
Struttura del corpo a doppia parete con raffreddamento a ventola che consente di contenere la temperatura delle pareti esterne
Forni a campana mobile: azionamento elettro-idraulico della campana con tavolo fisso
Forni a base sollevabile: tavolo mobile e campana fissa
Con azionamento a mandrino morbido per una corsa senza vibrazioni, oppure con azionamento elettroidraulico per i modelli più grandi
Chiusura sicura ed ermetica del forno grazie a tenuta a labirinto
Riscaldamento da tutti e quattro i lati per una buona uniformità della temperatura
Ottimo isolamento in fibra con speciale isolamento posteriore