NITRIFICAZIONE - DENITRIFICAZIONE (N-DN): Consiste nel separare frazioni a 250 o 80 micron a seconda del tipo di liquame e dello stato fisiologico degli animali. La frazione solida, con un elevato carico di azoto, verrà utilizzata per il compostaggio. La frazione liquida, invece, sarà utilizzata per la coltivazione batterica di nitrificazione-denitrificazione, che sarà collocata in un bioreattore di circa 20 giorni di TRH. Questo reattore sarà dotato di aerazione meccanica e omogeneizzazione controllata da un timer. In ogni "batch" del processo di tipo SBR ("Sequencing Batch Reactor") si svolgeranno le seguenti fasi:
a. Ingresso della frazione liquida: La dose di effluente dal separatore arriva al reattore. L'aerazione viene interrotta e l'agitazione di omogeneizzazione è in funzione.
b. Denitrificazione: L'attività microbica anossica degrada la materia organica utilizzando i nitrati (NO3-). Questi sono stati generati in precedenza per la respirazione anaerobica. Genera N2 (denitrificazione) che viene rilasciato nell'atmosfera.
NOTA: In questa prima fase di attività microbiologica, subito dopo l'ingresso della frazione liquida, al fine di ottimizzare la massima trasformazione della materia organica, che avviene in queste condizioni anossiche, senza apporto di aria. E quindi con il minimo consumo di energia.
Allo stesso tempo, una buona attività batterica dei denitrificatori produce un elevato indice di denitrificazione.
c. Nitrificazione: Attività microbica aerobica che ossida l'ammonio (NH4+) generato nella fase precedente, oltre a quello che già coinvolge direttamente la frazione liquida del liquame, a NO3-. Questi batteri non necessitano di materia organica, essendo autotrofi.
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